Backup e dischi esterni

Come abbiamo visto in precedenza i dischi esterni sono tra i supporti più comuni come destinazioni dei backup. Ecco alcune informazioni rapide per poterli scegliere in autonomia in base alla caratteristica che si vuole privilegiare.

CAPACITÀ

in rapporto al prezzo, dal più conveniente a quello meno:

  • HDD
  • SSD SATA
  • SSD NVMe

TRASPORTABILITÀ

dal più trasportabile a quello meno:

  • SSD NVMe
  • SSD SATA
  • HDD

Considero gli SSD SATA da 2,5″ più trasportabili degli HHD da 2,5″ perché sono meno soggetti a danni in caso di urto o caduta.

COSTO

dal più economico a quello meno:

  • HDD
  • SSD SATA
  • SSD NVMe

VELOCITÀ

dal più veloce a quello meno:

  • SSD NVMe
  • SSD SATA
  • HDD 3,5″
  • HDD 2,5″

La velocità dipende dalla versione USB del disco e del dispositivo al quale sarà collegato il disco. Assicurati di comprare la versione più recente compatibilmente con la spesa che puoi affrontare. Indicativamente oggigiorno dovresti comprate dischi e dispositivi che supportano USB 3.1 o 3.2 (10 Gbit/s e 20 Gbit/s).

CONNETTORE

Non trascurare il tipo di connettore USB adatto alle porte in dotazione al tuo computer.

CORRENTE

I dischi SSD consumano meno energia dei dischi magnetici (HDD).

Per i dischi da 2,5″ verifica che la porta USB alla quale collegherai il disco fornisce sufficiente corrente, NON usare prolunghe, privilegia piuttosto gli HUB USB alimentati. Mentre se scegli un HDD da 3,5″ ricordati che avrà un suo alimentatore a parte.

DURATA

Oggigiorno i dischi possono essere riscritti un numero molto elevato di volte. I produttori esprimono in TBW (Terabytes Written o Total Bytes Written) questo dato.

In ambito domestico si stima in 5-10 anni la durata di un disco SSD. Però se intendi mettere un disco SSD in un cassetto ricordati ogni tanto (annualmente) di collegarlo al computer acceso per permettergli di effettuare il refresh della carica delle celle.

Anche i dischi magnetici sono soggetti a decadimento, ma da questo punto di vista durano più degli SSD.

Se vuoi analizzare un disco che hai lasciato in un cassetto da qualche anno in WindowsMicrosoft Microsoft, Windows, Microsoft Office, Microsoft 365, Excel, Word, PowerPoint, Outlook are trademarks of the Microsoft group of companies; https://www.microsoft.com/en-us/legal/intellectualproperty/trademarks puoi lanciare il comando chkdsk.

Puoi anche usare dei programmi di terze parti che non richiedono l’uso della riga di comando e che ti mostrano i dati S.M.A.R.T. (Self Monitoring Analysis and Reporting Technology) dei dischi come il popolare CrystalDisk Info.

NB: se un disco HDD emette dei clic sospetti, soprattutto se ciclici, copia subito tutto il suo contenuto in un altro disco oppure spegnilo e rivolgi a un negozio di assistenza: la testina di lettura sta incontrando dei problemi meccanici che non vanno sottovalutati.

CONSERVAZIONE

Ricorda di tenere i dischi a temperatura ambiente e di evitare loro l’accumulo di polvere. Il caldo eccessivo (o il freddo) e la polvere sono nemici delle apparecchiature elettroniche.

ESEMPI

Esempi di dischi acquistabili:

  • SSD Samsung T7 1TB USB 3.2 Gen 2
  • NVMe Sandisk Extreme 2TB USB 3.2 Gen 2
  • HDD Toshiba Canvio Basics 4TB USB 3.2 Gen 1
  • HDD WD Elements Portable 5TB USB 3.0